Un itinerario ad anello nella Maremma Toscana, in provincia di Livorno,
lungo un tratto della strada del vino e dell’olio Costa degli Etruschi. Il percorso si svolge tra i vigneti di Bolgheri, tra i ricordi letterari di Castagneto Carducci per concludersi nella natura incontaminata dell’oasi del WWF.
FIG. 1 MAPPA ITINERARIO
lungo un tratto della strada del vino e dell’olio Costa degli Etruschi. Il percorso si svolge tra i vigneti di Bolgheri, tra i ricordi letterari di Castagneto Carducci per concludersi nella natura incontaminata dell’oasi del WWF.
FIG. 1 MAPPA ITINERARIO
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Il breve itinerario che si va presentando si svolge nella maremma livornese, lungo la strada del vino e dell’olio Costa degli Etruschi. Il punto di partenza è il piccolo borgo medievale di Bolgheri, famoso per la sua tradizione enologica. Qui tra cantine e tenute si producono ottimi vini, come il Sassicaia Doc, famoso in tutto il mondo. Percorrendo la strada provinciale Bolgherese verso sud si giunge poi, tra vigneti e oliveti, nel centro di Castagneto Carducci. Questo piccolo paese, situato in cima a una collina, è diventato famoso per aver ospitato per lungo tempo il celebre poeta Giosuè Carducci. Qui si trovano la sua casa e le più importanti testimonianze della sua vita. L’itinerario si conclude verso la costa, dove si trova la piccola Oasi di Bolgheri; un’area protetta di poco più di cinque chilometri quadrati che sorge tra il mare a la vecchia Aurelia, ospitando numerose specie animali e vegetali.
TRA LE MURA DI BOLGHERI
A pochi chilometri dalla costa, immerso nel verde della maremma livornese sulle ultime propaggini delle colline Metallifere, si trova il piccolo borgo medievale di Bolgheri. Questo piccolo complesso, sorto all’interno di un antico castello e racchiuso da antiche mura, è raggiungibile percorrendo la famosa e lunga cipressata tanto cara e celebrata dal poeta Giosuè Carducci, che lo collega direttamente alla piccola frazione di San Guido, localizzata a pochi passi dal mare. Nel borgo si accede attraverso una grande porta che ci proietta subito in un’atmosfera ricca di sensazioni e sapori. Lungo le strette vie infatti, si susseguono piccole botteghe e piccoli ristoranti che offrono tipici prodotti locali. Inoltre, all'interno del paese si trovano la piccola chiesa di San Giacomo e Cristoforo, e il cimitero monumentale dove è sepolta la nonna di Carducci, Lucia. A Bolgheri Il tempo sembra essersi fermato; le case, le mura e la chiesa, sono ancora quelle di un tempo, come del resto i “cipressi alti e schietti” che ci accompagnano dalla costa all’entrata del borgo; anche i prodotti sono quelli di un tempo, risalenti ad antiche tradizioni locali. Le piccole botteghe e i tipici ristoranti, invitano a sedersi e ad assaporare le specialità del luogo. In questa piccola porzione di “Costa degli Etruschi” infatti, si trovano alcuni tra i migliori vini a livello internazionale oltre che ad altri svariati prodotti locali come l’olio e prelibati sughi di cinghiale e anatra.
CASTAGNETO CARDUCCI: SULLE ORME DEL POETA
Su una piccola sommità, a 194 metri sul livello del mare, si trova il comune di Castagneto Carducci, luogo diventato celebre nel tempo per aver ospitato il poeta Giosuè Carducci. Nel centro del paese, si trova la casa dove soggiornò il poeta sia da bambino che successivamente in età adulta. La casa è ricca di testimonianze del passato ed è interamente visitabile. Le strette vie che percorrono il borgo, si inerpicano tra le case e formano un reticolo simile a un labirinto. Vi sono diversi ristoranti, situati soprattutto in prossimità delle terrazze panoramiche che affacciano direttamente sul mare. Da queste si ha la possibilità di godere di un panorama mozzafiato che presenta una gran varietà di paesaggi: dalle colline della maremma toscana, alle estese vigne e oliveti, per terminare poi con la costa e con il mare. A Castagneto Carducci sono presenti importanti testimonianze storiche come il Palazzo Pretorio, sede del Comune, le Chiese di San Lorenzo e del SS. Crocifisso. Nel comune di Castagneto si svolgono numerose e suggestive manifestazioni, come la Rassegna enogastronomica Castagneto a tavola, il Festival internazionale della musica, ed il Gran Premio Costa degli Etruschi, classica gara di ciclismo professionistico mondiale.
Su una piccola sommità, a 194 metri sul livello del mare, si trova il comune di Castagneto Carducci, luogo diventato celebre nel tempo per aver ospitato il poeta Giosuè Carducci. Nel centro del paese, si trova la casa dove soggiornò il poeta sia da bambino che successivamente in età adulta. La casa è ricca di testimonianze del passato ed è interamente visitabile. Le strette vie che percorrono il borgo, si inerpicano tra le case e formano un reticolo simile a un labirinto. Vi sono diversi ristoranti, situati soprattutto in prossimità delle terrazze panoramiche che affacciano direttamente sul mare. Da queste si ha la possibilità di godere di un panorama mozzafiato che presenta una gran varietà di paesaggi: dalle colline della maremma toscana, alle estese vigne e oliveti, per terminare poi con la costa e con il mare. A Castagneto Carducci sono presenti importanti testimonianze storiche come il Palazzo Pretorio, sede del Comune, le Chiese di San Lorenzo e del SS. Crocifisso. Nel comune di Castagneto si svolgono numerose e suggestive manifestazioni, come la Rassegna enogastronomica Castagneto a tavola, il Festival internazionale della musica, ed il Gran Premio Costa degli Etruschi, classica gara di ciclismo professionistico mondiale.
LA STRADA DEL VINO
Lungo la costa livornese e nel vicino entroterra si estende la strada del vino che è convenzionalmente suddivisa in cinque diversi segmenti. Quello che prendiamo in considerazione è la parte di strada che, partendo dalla frazione di San Guido, collega Bolgheri con il comune di Castagneto Carducci. Il nome tecnico della strada è: “strada provinciale Bolgherese”, conosciuta anche come “Strada del vino della costa degli Etruschi”. Lungo questo tracciato, che si fa tutt’uno con le colline dell’entroterra livornese, si incontrano svariati paesaggi; da quello più classico della macchia mediterranea, a quelli delle colture specializzate comprendenti vigneti e oliveti, per passare a paesaggi raffiguranti fitte aree boscate e/o estesi prati. Percorrendo la strada provinciale “Bolgherese”, troviamo vigneti di recente impianto nella prima parte e continuando verso sud incontriamo il vigneto ”Sassicaia”, uno dei più famosi a livello internazionale. I vigneti si allargano ad est verso la collina e a ovest tra la “Bolgherese” e la Vecchia Aurelia. Inoltre lungo questa strada si incontrano svariate tenute agricole e agriturismi che si dedicano oltre che alla produzione di olio anche alla produzione vinicola. La più famosa tra queste tenute è senza dubbio la “Tenuta San Guido” che produce uno dei vini più conosciuti al mondo, il Sassicaia Doc. Nel periodo che va da marzo a settembre, è possibile visitare le varie cantine/tenute ed è inoltre possibile degustare i prodotti tipici locali.
RIFERIMENTI:
(http://www.lastradadelvino.com)
SASSICAIA DOC: UN VINO TOP!
Tra Bolgheri e San Guido, nei pressi della lunga e maestosa cipressata, all’interno della Tenuta San Guido, si trovano i vitigni che danno vita a uno dei vini più famosi e apprezzati al mondo, il Sassicaia. I vigneti, che si estendono su una superficie complessiva di circa 70 ettari, hanno la particolarità di essere suddivisi in varie zone scelte all’interno della tenuta per le particolari caratteristiche sia di esposizione che di composizione del terreno e sono denominati rispettivamente Castiglioncello, Doccino e Quercione. Questi si trovano nella parte collinare dell’azienda ad un’altitudine che varia dai 200 ai
300 metri sul livello del mare. Il clima, influenzato dalla vicinanza del mare e
dalle colline retrostanti, che formano una barriera protettiva dai venti settentrionali, ha un’influenza determinante per una corretta e sana maturazione delle viti. Il Sassicaia è un vitigno “trapiantato”, proveniente da Bordeaux nel sud-ovest della Francia. La tipologia delle uve è suddivisa per l’85% da Cabernet Sauvignon e per il restante 15% da Cabernet Franc. L’idea di trapiantare queste uve nella piccola area di maremma livornese, venne a un giovane studente di agraria che decise, intorno agli anni ’70 del secolo scorso, vista la somiglianza di questa terra con quella Bordolese, di tentare questo esperimento. La vendemmia di norma inizia entro la prima decade di Settembre. Il vino viene di seguito messo ad invecchiare in barriques (piccole botti in legno, della capacità compresa normalmente tra 225 e 228 litri) di rovere Francesi per circa 24 mesi, per poi essere imbottigliato per un ulteriore affinamento in bottiglia di 6 mesi presso le cantine prima della messa in commercio.
RIFERIMENTI:
(http://www.sassicaia.it)
(http://www.tenutasanguido.com)
Tra Bolgheri e San Guido, nei pressi della lunga e maestosa cipressata, all’interno della Tenuta San Guido, si trovano i vitigni che danno vita a uno dei vini più famosi e apprezzati al mondo, il Sassicaia. I vigneti, che si estendono su una superficie complessiva di circa 70 ettari, hanno la particolarità di essere suddivisi in varie zone scelte all’interno della tenuta per le particolari caratteristiche sia di esposizione che di composizione del terreno e sono denominati rispettivamente Castiglioncello, Doccino e Quercione. Questi si trovano nella parte collinare dell’azienda ad un’altitudine che varia dai 200 ai
300 metri sul livello del mare. Il clima, influenzato dalla vicinanza del mare e
dalle colline retrostanti, che formano una barriera protettiva dai venti settentrionali, ha un’influenza determinante per una corretta e sana maturazione delle viti. Il Sassicaia è un vitigno “trapiantato”, proveniente da Bordeaux nel sud-ovest della Francia. La tipologia delle uve è suddivisa per l’85% da Cabernet Sauvignon e per il restante 15% da Cabernet Franc. L’idea di trapiantare queste uve nella piccola area di maremma livornese, venne a un giovane studente di agraria che decise, intorno agli anni ’70 del secolo scorso, vista la somiglianza di questa terra con quella Bordolese, di tentare questo esperimento. La vendemmia di norma inizia entro la prima decade di Settembre. Il vino viene di seguito messo ad invecchiare in barriques (piccole botti in legno, della capacità compresa normalmente tra 225 e 228 litri) di rovere Francesi per circa 24 mesi, per poi essere imbottigliato per un ulteriore affinamento in bottiglia di 6 mesi presso le cantine prima della messa in commercio.
RIFERIMENTI:
(http://www.sassicaia.it)
(http://www.tenutasanguido.com)
I PICI tiPICI
In quest’area della maremma livornese, oltre agli ottimi vini, si preparano ottimi piatti, che vengono proposti nei vari ristoranti, agriturismi e negozi di prodotti tipici della zona. Un esempio sono i pici, un particolare tipo di pasta trafilata fatta a mano. I pici sono molto simili agli spaghetti, anche se più larghi. Tipici del sud della Toscana, della val d'Orcia e della val di Chiana, e in particolare della provincia di Siena e della provincia di Grosseto, sono da tempo un piatto molto conosciuto e allo stesso tempo molto apprezzato. La loro ricetta è estremamente semplice: acqua, farina e pochissimo, se non nessuno, uovo. La preparazione consiste nel lavorare a mano la pasta fino a creare uno spaghetto lungo e corposo. I condimenti classici contemplano il sugo di "nana"
(cioè di anatra o più precisamente, come vuol la ricetta originale, germano) e il ragù di carne. Esistono varianti di tutti i tipi: ai funghi, con ragù a base di cacciagione (cinghiale per esempio) o in molti altri modi. La tradizione popolare di questo alimento si manifesta anche nelle moltissime sagre dedicate che si celebrano ogni anno in tutta la regione.per effettuare modifiche.
In quest’area della maremma livornese, oltre agli ottimi vini, si preparano ottimi piatti, che vengono proposti nei vari ristoranti, agriturismi e negozi di prodotti tipici della zona. Un esempio sono i pici, un particolare tipo di pasta trafilata fatta a mano. I pici sono molto simili agli spaghetti, anche se più larghi. Tipici del sud della Toscana, della val d'Orcia e della val di Chiana, e in particolare della provincia di Siena e della provincia di Grosseto, sono da tempo un piatto molto conosciuto e allo stesso tempo molto apprezzato. La loro ricetta è estremamente semplice: acqua, farina e pochissimo, se non nessuno, uovo. La preparazione consiste nel lavorare a mano la pasta fino a creare uno spaghetto lungo e corposo. I condimenti classici contemplano il sugo di "nana"
(cioè di anatra o più precisamente, come vuol la ricetta originale, germano) e il ragù di carne. Esistono varianti di tutti i tipi: ai funghi, con ragù a base di cacciagione (cinghiale per esempio) o in molti altri modi. La tradizione popolare di questo alimento si manifesta anche nelle moltissime sagre dedicate che si celebrano ogni anno in tutta la regione.per effettuare modifiche.
IMMERGERSI NELLA NATURA DELL’OASI DI BOLGHERI
Lungo il litorale, in prossimità di Marina di Castagneto Carducci, tra la costa e la vecchia Aurelia, sorge l’oasi naturale di Bolgheri che si estende su una superficie di poco più di 5 chilometri quadrati. Quest’area protetta fu istituita nel 1959 per volontà del marchese Mario Incisa della Rocchetta che ne era il proprietario. Oggi è gestita dal WWF in collaborazione con la proprietà Incisa Della Rocchetta, enti locali e associazioni venatorie e protezionistiche. Inserita nella “Rete Natura 2000” della Unione Europea come SIC (Sito di Importanza Comunitaria) per la presenza di habitat rarefatti a livello europeo, e come ZPS (Zona di Protezione Speciale) per la conservazione degli uccelli selvatici, l’oasi di Bolgheri rappresenta una delle aree naturali più importanti della Toscana. All’interno di essa è possibile ammirare l’antico paesaggio paludoso tipico della maremma e inoltre, essendo un importante rifugio faunistico, è possibile osservare numerose specie animali. Tra i mammiferi si segnalano il capriolo, il daino, il cinghiale, l'istrice, la volpe e la martora. Tra i volatili spiccano l’airone, la cicogna, il falco di palude e il falco Pellegrino. L’oasi è visitabile nel periodo Ottobre-Maggio nelle giornate di venerdì e sabato.
RIFERIMENTI:
(http://www.wwf.it/oasi/toscana/padule_di_bolgheri)
(http://www.tenutasanguido.com/Oasi)
Lungo il litorale, in prossimità di Marina di Castagneto Carducci, tra la costa e la vecchia Aurelia, sorge l’oasi naturale di Bolgheri che si estende su una superficie di poco più di 5 chilometri quadrati. Quest’area protetta fu istituita nel 1959 per volontà del marchese Mario Incisa della Rocchetta che ne era il proprietario. Oggi è gestita dal WWF in collaborazione con la proprietà Incisa Della Rocchetta, enti locali e associazioni venatorie e protezionistiche. Inserita nella “Rete Natura 2000” della Unione Europea come SIC (Sito di Importanza Comunitaria) per la presenza di habitat rarefatti a livello europeo, e come ZPS (Zona di Protezione Speciale) per la conservazione degli uccelli selvatici, l’oasi di Bolgheri rappresenta una delle aree naturali più importanti della Toscana. All’interno di essa è possibile ammirare l’antico paesaggio paludoso tipico della maremma e inoltre, essendo un importante rifugio faunistico, è possibile osservare numerose specie animali. Tra i mammiferi si segnalano il capriolo, il daino, il cinghiale, l'istrice, la volpe e la martora. Tra i volatili spiccano l’airone, la cicogna, il falco di palude e il falco Pellegrino. L’oasi è visitabile nel periodo Ottobre-Maggio nelle giornate di venerdì e sabato.
RIFERIMENTI:
(http://www.wwf.it/oasi/toscana/padule_di_bolgheri)
(http://www.tenutasanguido.com/Oasi)
CONTATTI
TENUTA SAN GUIDO: SOCIETA’ AGRICOLA C.I.T.A.I.
Loc. Le Capanne n. 27 57022 BOLGHERI (LI)
ITALIA
Tel. : +39 - 0565 - 762003 / 762026
Fax : +39 - 0565 - 762017
E Mail: [email protected]
OASI DI BOLGHERI:
SP 39 Vecchia Aurelia, km 269,400
57022 Castagneto Carducci
Per prenotazioni e informazioni
e-mail: [email protected]
cell. 338.4141698 - 389.9578763
CASA CARDUCCI
via Carducci n. 59
Aperta festivi e prefestivi
dalle ore 15.00 alle 18.00
Info e prenotazioni:
Tel. 0565 765032
TENUTA SAN GUIDO: SOCIETA’ AGRICOLA C.I.T.A.I.
Loc. Le Capanne n. 27 57022 BOLGHERI (LI)
ITALIA
Tel. : +39 - 0565 - 762003 / 762026
Fax : +39 - 0565 - 762017
E Mail: [email protected]
OASI DI BOLGHERI:
SP 39 Vecchia Aurelia, km 269,400
57022 Castagneto Carducci
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dalle ore 15.00 alle 18.00
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