Esaltando i sapori dell’incantevole territorio della Val Metauro. Partendo da Fano si percorrerà l’antica via Flaminia alla scoperta della tradizione culinaria di questa terra ricca di tesori.
Un percorso affascinante, ricco di storia e sapori, è quello lungo la via Flaminia, strada consolare che collega Roma alla costa Adriatica. Superato il Passo della scheggia sull’Appennino, l’antica via consolare fa il suo ingresso nelle Marche in cui ancora oggi sono visibili con eccezionale rilevanza i resti archeologici della grandiosa civiltà romana. Si propone un itinerario che abbina la storia di queste incantevoli terre alla tipicità della tradizione locale partendo da Fano fino all’entroterra pesarese, passando dai tesori culinari della costa alle peculiarità gastronomiche come tartufo bianco di Acqualagna e l'olio extravergine di oliva di Cartoceto, che rendono la zona del Montefeltro e della Val Metauro una delle aree qualitativamente più rilevanti a livello mondiale.
Un percorso affascinante, ricco di storia e sapori, è quello lungo la via Flaminia, strada consolare che collega Roma alla costa Adriatica. Superato il Passo della scheggia sull’Appennino, l’antica via consolare fa il suo ingresso nelle Marche in cui ancora oggi sono visibili con eccezionale rilevanza i resti archeologici della grandiosa civiltà romana. Si propone un itinerario che abbina la storia di queste incantevoli terre alla tipicità della tradizione locale partendo da Fano fino all’entroterra pesarese, passando dai tesori culinari della costa alle peculiarità gastronomiche come tartufo bianco di Acqualagna e l'olio extravergine di oliva di Cartoceto, che rendono la zona del Montefeltro e della Val Metauro una delle aree qualitativamente più rilevanti a livello mondiale.
L’ANTICA
VIA FLAMINIA: DA FANO ALLA GOLA DEL FURLO
L’antica via Flaminia, che deve il suo nome al censore Gaio Flaminio, fu costruita nel 220 a.C. e fu una delle strade più importati di tutto l'impero romano, che da Roma, proseguendo verso Nord ed attraversando l’Appennino, raggiungeva la costa adriatica a Fanum Fortunae.
Fano, Fanum Fortuae in epoca romana, fu la prima tappa dell’antica via consolare lungo la costa adriatica provenendo da Roma, ricca di testimonianze storiche dell’età augustea che possiamo ancora oggi ammirare in tutto il loro splendore.
Risalendo la via Flaminia verso l’interno della Valle del Metauro, appare il centro di Fossombrone, con la sua rocca formatasi nel periodo delle scorrerie barbariche. A Fossombrone si potranno visitare i grandiosi scavi archeologici che hanno riportato alla luce una antica domus con impianto termale e un tratto della via consolare.
Percorrendo la via Flamina si passerà attraverso la Gola del Furlo, una delle riserve naturalistiche più suggestive della Regione. Attraversando la Galleria romana di Vespasiano che conduce ad Acqualagna, cittadina famosa al mondo per il suo incomparabile tartufo bianco pregiato, si potrà godere di una piacevole sosta gastronomica.
L’antica via Flaminia, che deve il suo nome al censore Gaio Flaminio, fu costruita nel 220 a.C. e fu una delle strade più importati di tutto l'impero romano, che da Roma, proseguendo verso Nord ed attraversando l’Appennino, raggiungeva la costa adriatica a Fanum Fortunae.
Fano, Fanum Fortuae in epoca romana, fu la prima tappa dell’antica via consolare lungo la costa adriatica provenendo da Roma, ricca di testimonianze storiche dell’età augustea che possiamo ancora oggi ammirare in tutto il loro splendore.
Risalendo la via Flaminia verso l’interno della Valle del Metauro, appare il centro di Fossombrone, con la sua rocca formatasi nel periodo delle scorrerie barbariche. A Fossombrone si potranno visitare i grandiosi scavi archeologici che hanno riportato alla luce una antica domus con impianto termale e un tratto della via consolare.
Percorrendo la via Flamina si passerà attraverso la Gola del Furlo, una delle riserve naturalistiche più suggestive della Regione. Attraversando la Galleria romana di Vespasiano che conduce ad Acqualagna, cittadina famosa al mondo per il suo incomparabile tartufo bianco pregiato, si potrà godere di una piacevole sosta gastronomica.
FANO
Fano è il principale centro di epoca romana della Valle del Metauro. Attraverso l’imponente Porta di Augusto si accede a questa città circondata da colline che svaniscono dolcemente per lasciare spazio al Mare Adriatico.
Tipiche ricette che godono di notevole fama a livello nazionale sono il Brodetto alla fanese accompagnato a fine pasto dalla famosa Moretta, un caffè corretto con anice, rum e brandy. Fano oltre ad offrire intorno a se uno scrigno di bellezze paesaggistiche, conserva anche un patrimonio storico, artistico e culturale di grande valore.
Molto caratteristico è il Carnevale più antico d’Italia, la cui sfilata di carri attrae numerosi turisti da tutto il Paese.
Per maggiori informazioni: http://www.turismofano.com/
Fano è il principale centro di epoca romana della Valle del Metauro. Attraverso l’imponente Porta di Augusto si accede a questa città circondata da colline che svaniscono dolcemente per lasciare spazio al Mare Adriatico.
Tipiche ricette che godono di notevole fama a livello nazionale sono il Brodetto alla fanese accompagnato a fine pasto dalla famosa Moretta, un caffè corretto con anice, rum e brandy. Fano oltre ad offrire intorno a se uno scrigno di bellezze paesaggistiche, conserva anche un patrimonio storico, artistico e culturale di grande valore.
Molto caratteristico è il Carnevale più antico d’Italia, la cui sfilata di carri attrae numerosi turisti da tutto il Paese.
Per maggiori informazioni: http://www.turismofano.com/
BRODETTO ALLA FANESE
Una delle ricette tipiche della riviera marchigiana è il Brodetto o “brudet”, zuppa di pesce che ricorda piatti nati dall’esigenza di sfamarsi con poco sui pescherecci. I pescatori, non potendo tornare a casa per giorni, si nutrivano cucinando il pesce di scarto che non sarebbe stato venduto nei mercati. Il piatto è vario e dipende dal pescato giornaliero: la tradizione vuole che si utilizzi il pesce fresco con la spina, cucinato con concentrato di pomodoro e aceto di vino che dona al piatto un profumo particolare. Si serve caldo e accompagnato con del pane intinto nel sugo. A questo raffinato piatto della tradizione locale fanese è dedicato il “Festival internazionale del Brodetto e delle zuppe di pesce” che si svolge ogni anno a Fano verso la metà di settembre.
Per maggiori informazioni: http://www.festivalbrodetto.it/
Una delle ricette tipiche della riviera marchigiana è il Brodetto o “brudet”, zuppa di pesce che ricorda piatti nati dall’esigenza di sfamarsi con poco sui pescherecci. I pescatori, non potendo tornare a casa per giorni, si nutrivano cucinando il pesce di scarto che non sarebbe stato venduto nei mercati. Il piatto è vario e dipende dal pescato giornaliero: la tradizione vuole che si utilizzi il pesce fresco con la spina, cucinato con concentrato di pomodoro e aceto di vino che dona al piatto un profumo particolare. Si serve caldo e accompagnato con del pane intinto nel sugo. A questo raffinato piatto della tradizione locale fanese è dedicato il “Festival internazionale del Brodetto e delle zuppe di pesce” che si svolge ogni anno a Fano verso la metà di settembre.
Per maggiori informazioni: http://www.festivalbrodetto.it/
BIANCHELLO DEL METAURO
Il Bianchello del Metauro proviene dalle uve del vitigno Biancame e al Fiume Metauro lungo le cui rive spiccano i filari di vigneti. La zona di produzione di questo vino comprende il bacino del fiume Metauro ed interessa complessivamente 18 comuni della Provincia di Pesaro-Urbino.
Il Bianchello del Metauro ha ottenuto il riconoscimento di DOC già dal 1969 entrando a far parte dei vini regionali di pregio. Ha origini antiche e, secondo lo storico latino Tacito, questo vino assunse un ruolo fondamentale durante l’invasione dei cartaginesi in quanto l’esercito di Asdrubale fu sconfitto nella famosa guerra del Metauro a causa del troppo vino bevuto.
La freschezza di questo vino è sottolineata dal suo caratteristico colore e viene risaltata dal suo sapore armonico che si abbina perfettamente ad antipasti e piatti di pesce. Ottimo anche per accompagnare le carni e formaggi tipici della zona.
Il Bianchello del Metauro proviene dalle uve del vitigno Biancame e al Fiume Metauro lungo le cui rive spiccano i filari di vigneti. La zona di produzione di questo vino comprende il bacino del fiume Metauro ed interessa complessivamente 18 comuni della Provincia di Pesaro-Urbino.
Il Bianchello del Metauro ha ottenuto il riconoscimento di DOC già dal 1969 entrando a far parte dei vini regionali di pregio. Ha origini antiche e, secondo lo storico latino Tacito, questo vino assunse un ruolo fondamentale durante l’invasione dei cartaginesi in quanto l’esercito di Asdrubale fu sconfitto nella famosa guerra del Metauro a causa del troppo vino bevuto.
La freschezza di questo vino è sottolineata dal suo caratteristico colore e viene risaltata dal suo sapore armonico che si abbina perfettamente ad antipasti e piatti di pesce. Ottimo anche per accompagnare le carni e formaggi tipici della zona.
TARTUFO BIANCO PREGIATO DI
ACQUALAGNA
Il tartufo è un alimento estremamente pregiato e ricercato che possiede una forma generalmente arrotondata o anche irregolare. Esistono numerosi tipi di tartufi che si distinguono per la forma, il colore e d il sapore. Tra questi possiamo ricordare il Tartufo Bianco, indubbiamente il più pregiato, Tartufo Nero e Tartufo Bianchetto.
Acqualagna, cittadina dell’entroterra Pesarese, vanta una tradizione secolare nella produzione di tartufi, specialmente del Tartufo Bianco e per questo è stata rinominata “la capitale del Tartufo”.
Il Tartufo Bianco cresce spontaneamente nel sottosuolo grazie a particolari condizioni climatiche ed ambientali e possiede una fragranza unica ed attraente che lo rende irresistibile.
In cucina è utilizzato come abbinamento per numerosi primi piatti specialmente tagliatelle e risotto, ma è ottimo anche accompagnato a frittate f e scaloppine. Una vera prelibatezza sono anche dei semplici crostini su cui vengono stesi dei veli di tartufo uniti a burro e parmigiano che ne risaltano il suo sapore raffinato.
Ogni anno viene organizzata ad Acqualagna nel mese di novembre la Fiera Nazionale del Tartufo la cui fama richiama visitatori da tutto il mondo.
Per maggiori informazioni: http://www.comune.acqualagna.ps.it/
Il tartufo è un alimento estremamente pregiato e ricercato che possiede una forma generalmente arrotondata o anche irregolare. Esistono numerosi tipi di tartufi che si distinguono per la forma, il colore e d il sapore. Tra questi possiamo ricordare il Tartufo Bianco, indubbiamente il più pregiato, Tartufo Nero e Tartufo Bianchetto.
Acqualagna, cittadina dell’entroterra Pesarese, vanta una tradizione secolare nella produzione di tartufi, specialmente del Tartufo Bianco e per questo è stata rinominata “la capitale del Tartufo”.
Il Tartufo Bianco cresce spontaneamente nel sottosuolo grazie a particolari condizioni climatiche ed ambientali e possiede una fragranza unica ed attraente che lo rende irresistibile.
In cucina è utilizzato come abbinamento per numerosi primi piatti specialmente tagliatelle e risotto, ma è ottimo anche accompagnato a frittate f e scaloppine. Una vera prelibatezza sono anche dei semplici crostini su cui vengono stesi dei veli di tartufo uniti a burro e parmigiano che ne risaltano il suo sapore raffinato.
Ogni anno viene organizzata ad Acqualagna nel mese di novembre la Fiera Nazionale del Tartufo la cui fama richiama visitatori da tutto il mondo.
Per maggiori informazioni: http://www.comune.acqualagna.ps.it/
GOLA DEL FURLO
Percorrendo la Via Flaminia da Fossombrone verso Acqualagna ci si imbatterà nell’impressionante e maestosa Riserva Naturale statale della Gola del Furlo.
La Gola del Furlo, scavata per millenni dalle acque del fiume Candigliano affluente del Metauro, regalacb a coloro che l’attraversano un indimenticabile e suggestivo spettacolo naturale. Per tutti coloro che vogliono poter apprezzare la peculiarità storico-naturalistiche dell’area, vengono organizzate escursioni e passeggiate tra le imponenti pareti della Gola. Gli amanti del birdwatching potranno osservare i rapaci, tra cui il falco pellegrino e l’aquila reale che caratterizza la Riserva, ed altri uccelli. All’interno della Riserva è anche possibile visitare il Museo del Territorio che si propone di far conoscere gli aspetti naturalistici, culturali e storici che hanno caratterizzato questa meravigliosa area protetta dal tempo dei romani fino ai giorni nostri.
Per maggiori informazioni: http://www.riservagoladelfurlo.it/
Percorrendo la Via Flaminia da Fossombrone verso Acqualagna ci si imbatterà nell’impressionante e maestosa Riserva Naturale statale della Gola del Furlo.
La Gola del Furlo, scavata per millenni dalle acque del fiume Candigliano affluente del Metauro, regalacb a coloro che l’attraversano un indimenticabile e suggestivo spettacolo naturale. Per tutti coloro che vogliono poter apprezzare la peculiarità storico-naturalistiche dell’area, vengono organizzate escursioni e passeggiate tra le imponenti pareti della Gola. Gli amanti del birdwatching potranno osservare i rapaci, tra cui il falco pellegrino e l’aquila reale che caratterizza la Riserva, ed altri uccelli. All’interno della Riserva è anche possibile visitare il Museo del Territorio che si propone di far conoscere gli aspetti naturalistici, culturali e storici che hanno caratterizzato questa meravigliosa area protetta dal tempo dei romani fino ai giorni nostri.
Per maggiori informazioni: http://www.riservagoladelfurlo.it/